2 e 3 Aprile, Ginevra, Palazzo delle Nazioni -
di Patrizia
Bonelli
Maggiormente presenti le
rappresentanze nazionali istituzionali dei
Paesi dell’Est Europa, quelli così detti di recente sviluppo, compresi Kirghizistan e Uzbekistan, sostenuti finanziariamente. Meno
presenti le istituzioni dei paesi dell’Europa centrale e
occidentale, che in diversi casi, erano
rappresentate da ONG, come nel caso del prof. Scoullos presidente dei MIO.ECSDE
per i Ministeri dell’ambiente e dell’istruzione greci.
Primo punto all’ordine del giorno la
relazione sui progressi dell’ Educazione allo Sviluppo Sostenibile sulle
tre aree prioritarie: L’ESS nell’istruzione e formazione professionale e
Tecnica, la realizzazione dei piani per l’ESS in tutte le scuole e la
formazione iniziale e in servizio degli
insegnanti.
Per quanto riguarda
l’Italia l’inchiesta è stata fatta dall’istituto per l’Ambiente Scholé Futuro,
con il sostegno di dirigenti del MIUR e quindi basata su dati legislativi precisi.
Sarebbe utile un’indagine sul campo, e cioè presso le scuole, o quanto meno un
gruppo di scuole, per verificare modalità, estensione ed efficacia
dell’applicazione dell’ESS anche
in applicazione delle direttive emanate dalle istituzioni centrali e per poter
accedere ai finanziamenti dei progetti.
E’ seguita poi la
relazione dei gruppi di lavoro sulle tre aree prioritarie.
Molto importante
quella relativa all’ESS nell’istruzione
e formazione tecnica e professionale per promuovere la consapevolezza del
valore di beni come aria, acqua, energia rinnovabile, territorio, paesaggio, che
sono alla base di una nuova economia. L’ESS ha quindi il compito di indicare le
modalità di utilizzazione delle risorse senza comprometterne la loro disponibilità futura. Orientare l’ educazione e la formazione tecnica e
professionale all’ESS per preparare i futuri tecnici dei green Jobs e la
transizione alla green economy.
Una maggiore indagine e un
intervento più mirato in tal senso sarà molto utile nel nostro paese non solo
per l’educazione ma anche per l’economia
verde, unica forma di sviluppo possibile
che rispetta il territorio e
offre la possibilità di miglioramento economico alle popolazioni locali.
Più approfondito il
contributo di Scholé sulla seconda area
prioritaria, i piani sull’ESS in tutte le scuole, non solo per i dati forniti
all’inchiesta ma anche per la
partecipazione al gruppo di lavoro elettronico per la definizione dell’area.
Il nostro impegno è che l’ESS configuri
completamente la vita scolastica, a partire da struttura e infrastrutture, alle
relazioni all’interno della scuola e all’insegnamento
perché l’ESS non sia relegato a parte,
ma ritenuta fondamentale nella programmazione.
Grazie all’ autonomia di
cui godono le scuole nel costruire i loro programmi, è possibile raggiungere un
approccio scolastico complessivo ed
efficace dell’ESS ma è necessario
coinvolgere direttamente le scuole riconoscendo
la loro individualità e suscitando interesse e partecipazione.
Per la terza area
prioritaria, la formazione degli
insegnanti, quella iniziale è strettamente connessa con l’insegnamento dell’ESS
a livello universitario, che deve essere assicurato e ampliato per i futuri
insegnanti. Va curata anche la
formazione in servizio, per dotare gli
insegnanti di strumenti efficaci per l’ESS.
Le iniziative, gli eventi
e le azioni di ESS devono continuare ad essere sempre
di più, così come i soggetti coinvolti –istituzioni
locali, ONG, associazioni, aree protette , istituti di ricerca e così via-. Infatti la stessa ESS richiede punti di vista
diversi, metodi e procedure come pure il coinvolgimento di educazione informale
e non formale accanto a quella formale. La sfida che abbiamo di fronte, come le
difficoltà che dobbiamo superare, è la struttura stessa della scuola basata
principalmente sui programmi e curricula e molto meno sui progetti, in accordo con un
antico sistema di autorità. Che significa progredire nelle singole discipline secondo
una cadenza e una routine quotidiana in cui la conoscenza, in molti casi,
rimane parcellizzata .
La cultura del progetto
coinvolge invece tutte le competenze e le conoscenze, fornite dalle discipline
per ottenere il prodotto richiesto che ci si aspetta, che sia utile e
immediatamente spendibile. Questo
offrirebbe l’atmosfera di insegnamento e apprendimento idonea a guidare un
approccio complessivo di ESS.
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