di Patrizia Bonelli- patbonelli(at)gmail.com

di Patrizia Bonelli- patbonelli(at)gmail.com
"Il Mediterraneo è mille cose nello stesso tempo. Non un paesaggio, ma molti paesaggi. Non un mare, ma molti mari. Non una civiltà, ma una serie di civiltà una dopo l'altra".

"The Mediterranean is thousand things together. Not a landscape but many landscapes. Not one sea but many seas. Not a civilization, but a series of civilizations one after the other" Fernand Braudel

martedì 16 ottobre 2012

L’Europa dice no al “mare di plastica, di Paolo Raineri

Horizon 2020, orizzonte duemila e venti, è il titolo del corso al quale, assieme a Legambiente e Ocean 2012 ITA, abbiamo partecipato a Goteborg, in Svezia, all’interno della stupenda e frizzante cornice dello European maritime day 2012. Nel complesso più di 60 paesi e tantissime ONG ed associazioni hanno dato luogo tra il 21 e il 23 Maggio ad un bellissimo esempio di cooperazione verso un obiettivo comune: la salvaguardia dell’ambiente marino.
Il corso al quale abbiamo preso parte aveva come obiettivo la riduzione dei rifiuti marini nel Mediterraneo per il 2020 – Minimizing Marine Litter in the Mediterranean-.
Durante queste giornate sono stati organizzati gruppi di lavoro, discussioni aperte, presentazioni dello stato dell’arte dei paesi presenti, ed uscite di campo con dimostrazioni pratiche di metodologie per il monitoraggio scientifico.
Tramite discussioni tematiche sono stati ipotizzati progetti e collaborazioni per l’avvio dei processi che dovrebbero portare alla riduzione della produzione di rifiuti e del loro smaltimento scorretto, e reti di monitoraggio internazionali per creare e sostenere azioni collettive verso l’orizzonte del 2020.
Azioni e idee pragmatiche quindi, non più finti obiettivi utopici o troppo generici, non definibili e monitorabili.

 Un’aria di collaborazione e voglia di mettersi in gioco.
Durante il corso le ONG di stati come Israele e Palestina, Giordania e Turchia, si sono trovate compatte e in accordo di intenti, dimostrando che l’interesse della popolazione dovrebbe muovere gli stati verso la ricerca di compromessi politici utili per il bene comune a la salvaguardia ambientale.
Il prof. Michael Scoullos, Team Leader di H2020 e presidente del CDA del MIO_ECSDE (Mediterranean Information Office for Environment, Culture and Sustainable Development) ha tenuto le redini degli interventi. Nomi di rilievo della scena europea come Saverio Civili, Georg Hanke e Jean-Jacques  Dohogne, hanno sciorinato in maniera dettagliata ed esaustiva tecniche possibili per il miglioramento della gestione del rifiuto “a monte”, oppure le modalità migliori per procedere nella burocrazia europea, vie efficienti di collaborazione tra ONG e priorità legislative europee.
Sono stati discussi progetti “classici” come la pulizia delle spiaggie, e più complessi: monitoraggio di spiagge e fondo marino tramite l’applicazione di protocolli scientifici.
Durante tutto lo European maritime day 2012, in generale, cittadini e scienziati provenienti da tutto il mondo hanno potuto “valutare” concretamente le forze che l’UE sta effettivamente mettendo in gioco per perseguire obiettivi ambientali concreti e raggiungibili.

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