di Patrizia Bonelli- patbonelli(at)gmail.com

di Patrizia Bonelli- patbonelli(at)gmail.com
"Il Mediterraneo è mille cose nello stesso tempo. Non un paesaggio, ma molti paesaggi. Non un mare, ma molti mari. Non una civiltà, ma una serie di civiltà una dopo l'altra".

"The Mediterranean is thousand things together. Not a landscape but many landscapes. Not one sea but many seas. Not a civilization, but a series of civilizations one after the other" Fernand Braudel

domenica 28 luglio 2013

Buone vacanze 2013


Ferie d'agosto




Nella mia estate non cantano usignoli,
Né si ricorrono in giostre elicoidali
Scoiattoli dalla morbida  coda  fulva
Ma stampati sul viso solo sorrisi stereotipati

Una finestra che guarda la collina
Oltre la quale  c’è il mare
Spiagge bianche e assolate
E la luce accecante di una esposizione  orientale

Un territorio fragile che guarda ai Balcani
La montagna scende dolcemente nella valle solcata dalle  fiumare
La cui ghiaia si mischia con la sabbia  del mare
Un territorio battuto dal vento  e percorso da strade
Di terra e di acqua su cui  genti diverse
Costruiscono i propri immaginari

Chi va e chi viene
Obbedisce allo stesso bisogno
Di vita e di un migliore destino
Che l’ esser nati al  sud riarso, povero, indifeso e predato
E’ stato loro riservato

lunedì 22 luglio 2013

Planning for the Future of Education for Sustainable Development

Tavola Rotonda organizzata dall’UNESCO al 7° Congresso Mondiale di Educazione Ambientale (WEEC) Marrakech giugno 2013  

Nell’ambito dei lavori del 7°Congresso Mondiale di Educazione Ambientale (WEEC) a Marrakech  l’UNESCO ha  organizzato  una  tavola rotonda dal titolo “Planning for the Future of Education for Sustainable Education ” sulle prospettive e il futuro dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESD) sulla base dei risultati di Rio + 20 e in seguito al decennio delle Nazioni Unite per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (DESD) 2005/2014 di cui l’UNESCO è  istituzione leader.   
L’evento ha permesso di coinvolgere le reti dei diversi soggetti del WEEC nella realizzazione di  una struttura per il futuro   programma di Educazione allo Sviluppo Sostenibile. 


 Irina Bukowa, dirigente dell'Unesco

Hanno partecipato Michel Ricard e  Daniella Tilbury, della presidenza UNESCO, Mario Salomone segretario generale del WEEC,  Alexander Leicht, rappresentante UNEP, Heila Lotz-Sisitka, del DESD.
Le presentazioni e gli interventi hanno sottolineato che non bastano accordi politici ed incentivi finanziari e tecnologici, per ottenere uno sviluppo sostenibile è necessario un cambiamento nel modo di pensare e  di agire, degli stili di vita.




L’UNESCO ha in  preparazione un Programma, o Piattaforma Globale, sull’Educazione allo Sviluppo Sostenibile.  Per un futuro sostenibile è indispensabile imparare  oggi, come proposto nel “The Future We Want”  documento approvato alla conferenza di Rio in Brasile nel 2012, che chiede di proseguire il lavoro del Decennio all’Educazione allo Sviluppo Sostenibile. Il decennio ha infatti promosso consapevolezza e buone pratiche, ma l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile  deve ancora essere pienamente integrata nei sistemi educativi.
L’ESD promuove metodi di insegnamento e apprendimento attivi e partecipativi, pensiero critico e capacità di immaginare scenari futuri, coinvolgimento e collaborazione, una visione integrata dell’ambiente, della società e dell’economia. 
Il prof. Mario Salomone,
presidente del Weec.

Promuove inoltre  il consumo e la produzione sostenibile, il rispetto della specificità locale e della diversità culturale, la consapevolezza e la capacità di intervenire per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, per ridurre il rischio,  la povertà e salvaguardare  la biodiversità.
L’ESD include l’educazione, la formazione  e l’apprendimento formale, non formale e informale e promuove consapevolezza.
Per raggiungere questi obiettivi sono state poste delle priorità come l‘integrazione dell’ESD nelle politiche educative nazionali ed internazionali e la sua inclusione fra gli standard e gli indicatori dei risultati dell’apprendimento.  


E’ necessario  riorientare  le istituzioni educative e trovare adeguati finanziamenti.
Favorire inoltre lo scambio fra istituzioni ed altri soggetti particolarmente con le reti, il  sostegno reciproco e l’educazione fra eguali, la decisionalità degli educatori, dei giovani delle comunità locali, l’assunzione di responsabilità.

Fra i contributi di rilievo il power point del prof. Michael Scoullos, presidente del MIO-ECSDE.