Tavola Rotonda organizzata dall’UNESCO al 7° Congresso Mondiale di Educazione Ambientale (WEEC) Marrakech giugno 2013
Nell’ambito dei lavori del 7°Congresso Mondiale di Educazione Ambientale (WEEC) a Marrakech l’UNESCO ha organizzato una tavola rotonda dal titolo “Planning for the Future of Education for Sustainable Education ” sulle prospettive e il futuro dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESD) sulla base dei risultati di Rio + 20 e in seguito al decennio delle Nazioni Unite per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (DESD) 2005/2014 di cui l’UNESCO è istituzione leader.
L’evento ha permesso di coinvolgere le reti dei diversi soggetti del WEEC nella realizzazione di una struttura per il futuro programma di Educazione allo Sviluppo Sostenibile.
Hanno partecipato Michel Ricard e Daniella Tilbury, della presidenza UNESCO, Mario Salomone segretario generale del WEEC, Alexander Leicht, rappresentante UNEP, Heila Lotz-Sisitka, del DESD.
Le presentazioni e gli interventi hanno sottolineato che non bastano accordi politici ed incentivi finanziari e tecnologici, per ottenere uno sviluppo sostenibile è necessario un cambiamento nel modo di pensare e di agire, degli stili di vita.
L’UNESCO ha in preparazione un Programma, o Piattaforma Globale, sull’Educazione allo Sviluppo Sostenibile. Per un futuro sostenibile è indispensabile imparare oggi, come proposto nel “The Future We Want” documento approvato alla conferenza di Rio in Brasile nel 2012, che chiede di proseguire il lavoro del Decennio all’Educazione allo Sviluppo Sostenibile. Il decennio ha infatti promosso consapevolezza e buone pratiche, ma l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile deve ancora essere pienamente integrata nei sistemi educativi.
L’ESD promuove metodi di insegnamento e apprendimento attivi e partecipativi, pensiero critico e capacità di immaginare scenari futuri, coinvolgimento e collaborazione, una visione integrata dell’ambiente, della società e dell’economia.
Promuove inoltre il consumo e la produzione sostenibile, il rispetto della specificità locale e della diversità culturale, la consapevolezza e la capacità di intervenire per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, per ridurre il rischio, la povertà e salvaguardare la biodiversità.
L’ESD include l’educazione, la formazione e l’apprendimento formale, non formale e informale e promuove consapevolezza.
Per raggiungere questi obiettivi sono state poste delle priorità come l‘integrazione dell’ESD nelle politiche educative nazionali ed internazionali e la sua inclusione fra gli standard e gli indicatori dei risultati dell’apprendimento.
E’ necessario riorientare le istituzioni educative e trovare adeguati finanziamenti.
Favorire inoltre lo scambio fra istituzioni ed altri soggetti particolarmente con le reti, il sostegno reciproco e l’educazione fra eguali, la decisionalità degli educatori, dei giovani delle comunità locali, l’assunzione di responsabilità.
Fra i contributi di rilievo il power point del prof. Michael Scoullos, presidente del MIO-ECSDE.
Nell’ambito dei lavori del 7°Congresso Mondiale di Educazione Ambientale (WEEC) a Marrakech l’UNESCO ha organizzato una tavola rotonda dal titolo “Planning for the Future of Education for Sustainable Education ” sulle prospettive e il futuro dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESD) sulla base dei risultati di Rio + 20 e in seguito al decennio delle Nazioni Unite per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (DESD) 2005/2014 di cui l’UNESCO è istituzione leader.
L’evento ha permesso di coinvolgere le reti dei diversi soggetti del WEEC nella realizzazione di una struttura per il futuro programma di Educazione allo Sviluppo Sostenibile.
Irina Bukowa, dirigente dell'Unesco |
Hanno partecipato Michel Ricard e Daniella Tilbury, della presidenza UNESCO, Mario Salomone segretario generale del WEEC, Alexander Leicht, rappresentante UNEP, Heila Lotz-Sisitka, del DESD.
Le presentazioni e gli interventi hanno sottolineato che non bastano accordi politici ed incentivi finanziari e tecnologici, per ottenere uno sviluppo sostenibile è necessario un cambiamento nel modo di pensare e di agire, degli stili di vita.
L’UNESCO ha in preparazione un Programma, o Piattaforma Globale, sull’Educazione allo Sviluppo Sostenibile. Per un futuro sostenibile è indispensabile imparare oggi, come proposto nel “The Future We Want” documento approvato alla conferenza di Rio in Brasile nel 2012, che chiede di proseguire il lavoro del Decennio all’Educazione allo Sviluppo Sostenibile. Il decennio ha infatti promosso consapevolezza e buone pratiche, ma l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile deve ancora essere pienamente integrata nei sistemi educativi.
L’ESD promuove metodi di insegnamento e apprendimento attivi e partecipativi, pensiero critico e capacità di immaginare scenari futuri, coinvolgimento e collaborazione, una visione integrata dell’ambiente, della società e dell’economia.
Il prof. Mario Salomone, presidente del Weec. |
Promuove inoltre il consumo e la produzione sostenibile, il rispetto della specificità locale e della diversità culturale, la consapevolezza e la capacità di intervenire per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, per ridurre il rischio, la povertà e salvaguardare la biodiversità.
L’ESD include l’educazione, la formazione e l’apprendimento formale, non formale e informale e promuove consapevolezza.
Per raggiungere questi obiettivi sono state poste delle priorità come l‘integrazione dell’ESD nelle politiche educative nazionali ed internazionali e la sua inclusione fra gli standard e gli indicatori dei risultati dell’apprendimento.
E’ necessario riorientare le istituzioni educative e trovare adeguati finanziamenti.
Favorire inoltre lo scambio fra istituzioni ed altri soggetti particolarmente con le reti, il sostegno reciproco e l’educazione fra eguali, la decisionalità degli educatori, dei giovani delle comunità locali, l’assunzione di responsabilità.
Fra i contributi di rilievo il power point del prof. Michael Scoullos, presidente del MIO-ECSDE.
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