Nella mia estate non
cantano usignoli,
Né si ricorrono in giostre
elicoidali
Scoiattoli dalla
morbida coda fulva
Ma stampati sul viso solo
sorrisi stereotipati
Una finestra che guarda la
collina
Oltre la quale c’è il mare
Spiagge bianche e assolate
E la luce accecante di una
esposizione orientale
Un territorio fragile che
guarda ai Balcani
La montagna scende
dolcemente nella valle solcata dalle
fiumare
La cui ghiaia si mischia
con la sabbia del mare
Un territorio battuto dal
vento e percorso da strade
Di terra e di acqua su
cui genti diverse
Costruiscono i propri
immaginari
Chi va e chi viene
Obbedisce allo stesso
bisogno
Di vita e di un migliore
destino
Che l’ esser nati al sud riarso, povero, indifeso e predato
E’ stato loro riservato
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