Incontro a Decima Malafede il 18 giugno 2022 a conclusione del secondo tirocinio realizzato dall’associazione Medraptors, valido per i CFU delle facoltà di Scienze Naturali e Ambientali dell’Università la Sapienza di Roma. Hanno partecipato i due professori di zoologia di Roma, Marco Bologna della Terza università e Paolo Ciucci della Sapienza, diversi ornitologi e il dott. Stefano Allavena, presidente dell’associazione Altura.
Nella foto il noto ornitologo Corrado Battisti con gli studenti del tirocinio 2022
Gli interventi sull’importanza della formazione sul campo dei naturalisti e degli ambientalisti, confermano che la passione di naturalista e di ornitologo di Michele Panuccio, scomparso da tre anni, può continuare a contagiare le giovani generazioni. Il prof. Ciucci ha espresso la sua soddisfazione per il corso e Corrado Battisti ha esposto la teoria sui compiti da manager dei conservazionisti.
Nell’occasione è stato fatto il bilancio dell’esperienza dei tirocini e avanzate le proposte per l’anno prossimo. Punto di interesse del corso è stato il carnaio nella riserva di Decima Malafede, che Medraptors ha ripristinato nel 2021 con la collaborazione dell’associazione Altura, dopo che per due anni non era stato attivo per mancanza delle autorizzazioni necessarie. Il carnaio era stato attivato dal 2014 al 2019 come ricercatore da Michele, che aveva anche installato sui tralicci dell’alta tensione le cassette nido per gheppi e degli allocchi, attualmente seguite da Gianluca Damiani.
Nel 2021 il corso è stato frequentato da 18 studenti e si è svolto essenzialmente nella riserva di Decima Malafede. Gli studenti hanno localizzato i nibbi e la formazione delle coppie e la presenza di altri rapaci nella riserva. Hanno avuto modo inoltre di osservare la cova e l’involo dei pulli di gheppi e allocchi.
Il corso del 2022 è stato sicuramente più ricco perché i 18 studenti- accompagnati da noti ornitologi - hanno studiato i rapaci in diverse aree protette dell’agro romano: Castel di Guido con Fabio Borlenghi e Roberto Scrocca, Decima Malafede con Gianluca Damiani e Jean Philippe Audinet, le vasche di Maccarese e Macchia Grande di Focene con Paolo Giampaoletti e Paolo Nicolai, il parco di Bracciano Martignano con i guardiaparco attivati dal direttore Daniele Badaloni, la Tenuta Presidenziale di Castelporziano con i locali guardiaparco, la Riserva Naturale dei Massimi con due guide d’eccezione, Corrado Battisti e Federico Cauli.
Tutor del corso che hanno curato i rapporti con l'Università e gli studenti, le loro acquisizioni e le loro osservazioni di base sono stati la presidente Patrizia Bonelli di Medraptors e il coordinatore Giuseppe Panuccio, Umberto De Giacomo è stato direttore dei corsi.
Studenti e studentesse hanno verificato in tutte le uscite sul campo la presenza della avifauna e in particolare dei rapaci e imparato che per il mantenimento della fauna selvatica è necessario preservare gli habitat, in questo caso le aree protette di Roma e che, come nel caso del carnaio per i nibbi bruni, esiste talvolta la necessità di sostenerne l’alimentazione nel periodo riproduttivo.
E’ stato poi presentato il 4° volume degli scritti di Michele “Strategie della migrazione degli uccelli rapaci nel Mediterraneo”. Le proposte per i corsi dell’anno prossimo sono state sollecitate anche da questo libro che indica nella migrazione dei rapaci nel Mediterraneo il maggiore interesse di Michele.
La novità è quindi che, accanto al tirocinio su Nibbi e altri rapaci nella campagna romana, è in programma un secondo tirocinio di una settimana a Gambarie di Aspromonte durante la migrazione primaverile, in particolare fra la fine di aprile e inizio di maggio, per riconoscimento delle diverse specie di rapaci. Gli studenti avranno perciò l’occasione di assistere ad uno spettacolo di incomparabile bellezza offerto dalla natura, quello di grandi veleggiatori, spesso in stormi, che arrivano stanchi dalla traversata del Mediterraneo.
I tirocini saranno presentati probabilmente ad ottobre/novembre alla facoltà di scienze naturali.
Un enorme stormo di falchi pecchiaioli in migrazione
la "Testudo Hermanni".
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